mercoledì 15 aprile 2009

Sui Doveri

Eccomi qua. So di aver toppato. Non sono riuscito a tener fede quella intrinseca promessa che mi ero fatto e che concerne anche voi che leggete queste parole. Un post al giorno tutti i giorni indipendentemente da festività (pasqua), calamita naturali (terremoto, solidarietà a tutti gli sfollati) o problemi tecnici (router andato a farsi benedire). Questo è quello che non sono riuscito ad adempiere e ciò mi ha portato ad interrogarmi sui doveri (non le responsabilità di cui proferiremo in seguito) , speculazioni di cui vi parlerò in questo post.

Ho sempre ritenuto che il primo dovere fosse verso se stessi, che se si fa qualcosa che è giusto per se, si trarrà beneficio per se e, per riflesso, anche per altri. Ora non ne sono più tanto convinto, poiché molto spesso ho provato sulla mia pelle che le cose che vanno bene per uno, possono essere addirittura deleterie per un altro. E come ho detto, l’ho provato sulla mia pelle, secca…che la crema esfoliante di mia sorella è inadatta alla mio derma sensibile; quello che ci vuole per me è una crema idratante, magari lenitiva.

Detto questo vorrei sottolineare che non ho ritrattato completamente la mia posizione, sono ancora abbastanza convinto che se fai qualcosa per te stesso, sarà altresì giovamento per altri (come la pasta coi pomodorini che ho preparato l’altro giorno). Il vero problema sta a capire cosa è veramente giusto e cosa sbagliato (la pasta era un pò pesante...mezza cipolla è troppa alle 10 di sera) e questo è un dilemma per nulla banale e che quasi impossibile da sciogliere, senza qualcuno che possa chiaramente osservare la questione da un punto di vista esterno ( me l’aveva detto mia mamma di farmi una minestrina). Ecco perché non sempre si riesce a trarre giovamento da quelli che si pensa siano i propri bisogni e che spesso si trasformano in comportamenti egoistici.

Tornando a me, a volte riuscire ad adempiere a doveri, anche piccoli, a volte mi risulta veramente difficile. E soprattutto sono gli impegni che mi auto impongo ad essere quelli più disattesi. Come disse mio padre, dopo aver mangiato due agnelli, uno in carne ed ossa (più carne e solo qualche ossicino, era un bel pezzo, il macellaio l’aveva servito bene) ed uno di pasta di mandorle: “ Le vie dell’inferno sono lastricate di buoni propositi…”. Quindi, è in questa sede che voglio, non più tenermi per me i miei intenti, ma di esporli a tutti voi e così da rendervi giuria e spettatori dei miei fallimenti o (si spera) dei miei successi e così “fare quella cosa quando togli i demoni…” esorcizzare la possibilità di non attuare i propositi.

Dopo tutte queste parole, che sopperiscono alla mia lunga mancanza, spiego il perché della mia lunga assenza. La faccio breve: migrato a sud per la primavera, tornato al nido, scopro che il router che hanno preso i miei fa letteralmente schifo. Quindi niente connessione (al massimo dopo numerosi tentativi durati un’ora una timida apparizione di gmail in versione html), niente negozi aperti per comprare un modem\router decente, niente post. Ma non sono stato con le mani in mano, numerosi dilemmi sono venuti alla mia mente ( soprattutto quando ho fatto girare a mia mamma 10 negozi per l’uovo di Batman, per poi trovare Superman…) e vi farò presto partecipi delle mie elucubrazioni. Detto questo chiudo, non prima di essermi scusato col mio collaboratore manoet per il disagio (psicologico, morale, logistico) arrecatogli, e vi lascio col dilemma principale di questo post:

Ma Batman ha mai avuto dei problemi perché il router della batcaverna era andato in palla?

2 commenti:

  1. sto letteralmente rotolandomi sul pavimento ridendo
    rotfl
    comunque le tue scuse sono presto accettate, del resto anche io non mi sono impegnato più di tanto durante queste vacanze.
    Il tuo dilemma (che me ne ha fatto venire un altro che presto vi proporrò) è di semplice soluzione. Usa la parabola

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  2. Io avrei risposto...no, c'ha tutto cablato =D

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